Da QUALENERGIA.IT
Tutto è cominciato il 28 aprile 2020, quando la Giunta Comunale di Magliano Alpi, in provincia di Cuneo, ha deliberato di aderire al “Manifesto delle Comunità Energetiche per una centralità attiva del Cittadino nel nuovo mercato dell’energia”.
Il Manifesto focalizza l’attenzione sulla centralità del cittadino prosumer e quello della Comunità come capacità di aggregazione a livello locale, per offrire servizi ai propri membri e portare benefici socio-economici alla comunità locale.
Promosso dall’Energy Center Lab del Politecnico di Torino, in collaborazione con i gruppi di ricerca di Politecnico di Milano, Università di Bologna, Trento, Modena-Reggio Emilia e Udine, il manifesto impegna le università nell’attivazione di progetti di ricerca innovativi, finalizzati a costruire conoscenza e consapevolezza sulla transizione energetica.
Il 4 dicembre scorso a Magliano Alpi è stata costituita la prima CER. Si chiama Comunità Energetica Rinnovabile Energy City Hall, è un’associazione ed è stata registrata alla Agenzia delle Entrate il 18 dicembre. In attesa dell’elezione degli organi rappresentativi, il referente, è il sindaco, Marco Bailo, che intende costituire altre comunità energetiche rinnovabili a stretto giro.
Impianti e organizzazione della C.E.R. Energy City Hall
In qualità di coordinatore e prosumer della CER, il Comune di Magliano Alpi ha messo a disposizione un impianto fotovoltaico da 20 kWp (nella foto in alto) che potrà condividere con la CER l’energia prodotta e non autoconsumata dal Municipio.
L’impianto è installato sul tetto del Palazzo comunale e alimenta anche una colonnina di ricarica EV, utilizzabile gratuitamente con la tessera sanitaria. Una seconda colonnina è collegata all’impianto sportivo comunale che rientrerà in una successiva comunità.
Oltre al Palazzo comunale, gli attuali membri di C.E.R. Energy City Hall sono le utenze della biblioteca, della palestra e delle scuole, insieme ai quattro nuclei familiari che per primi hanno dato la loro adesione (vedi mappa).
Sulla pagina dedicata del sito web del Comune, oltre alla documentazione integrale della CER, è disponibile il modulo per la manifestazione di interesse a partecipare a Energy City Hall oppure a costituirne di nuove sul territorio, sia come prosumer, mettendo a disposizione nuovi impianti fotovoltaici, che come consumer, consumando parte dell’energia degli impianti comunitari.
Come abbiamo già scritto (QualEnergia.it), produttori, consumatori e prosumers hanno pari dignità e pari potere nelle Comunità Energetiche, contribuendo ciascuno alla massimizzazione dell’energia condivisa, obiettivo primario delle CER.
Genesi, obiettivi e progetti futuri: intervista al Sindaco di Magliano Alpi
Abbiamo intervistato il sindaco di Magliano Alpi, Marco Bailo e dal suo racconto entusiasta emergono con chiarezza anche gli ostacoli tecnico-burocratici che persistono nell’avvio delle Comunità Energetiche Rinnovabili a causa del digital divide, quando non si hanno amici disponibili a dare una mano con i DSO o il controllo delle reti di distribuzione locale, come invece accade a Berchidda.
Sindaco, com’è successo che vi siete trovati un impianto FV bell’e pronto da destinare alla comunità energetica?
L’impianto fotovoltaico è stato installato nel mese di maggio 2020, subito dopo il primo lockdown, sulla falda sud del palazzo municipale. Pur potendo optare per lo scambio sul posto, abbiamo aspettato l’evoluzione della normativa per partire subito con la CER. La politica energetica della nostra amministrazione era molto chiara già nel programma elettorale con cui siamo stati rieletti nel 2019; il nostro obiettivo energetico consisteva nella riduzione dei consumi energetici degli edifici pubblici e la produzione di elettricità da solare da installarsi sui tetti di questi edifici.
Siete andati ben oltre l’installazione degli impianti FV…
Certo, e siamo determinati a non limitare questo progetto al piccolo comune di Magliano Alpi, che conta 2.230 abitanti, ma di esercitare un ruolo attivo come Pubblica Amministrazione nello sviluppo di modelli innovativi per il rilancio del territorio. La missione delle Pubbliche Amministrazioni è quella di cogliere queste opportunità, infondere fiducia ai cittadini per renderli protagonisti consapevoli della transizione energetica e partecipi dei vantaggi ambientali ed economici che le CER potranno portare. Dopo questa tremenda pandemia, vogliamo mettere a disposizione dei comuni limitrofi, e via via al resto del territorio, il know-how acquisito finora.
Un progetto ambizioso.
La CER deve diventare un catalizzatore di “filiere corte locali”, ad alto valore aggiunto e a forte valenza conoscitiva e tecnologica. In effetti già in questa prima comunità abbiamo coinvolto non solo privati cittadini, ma anche tecnici e artigiani locali appartenenti al mondo delle partite Iva, proprio per diffondere questo messaggio, facendo in modo di far appassionare una platea di persone profane, per ora, del mondo dell’energia elettrica.
Chi sono i membri della C.E.R. Energy City hall?
Sono privati cittadini, un professionista tecnico, un artigiano locale, e ovviamente il Comune di Magliano Alpi in qualità di ente pubblico, tutti collegati alla medesima cabina di trasformazione. Abbiamo avuto una buona risposta dei cittadini maglianesi alla Manifestazione di Interesse pubblicata sul sito web del Comune anche se al momento rimane il vincolo della connessione alla medesima sottostazione. Diversi cittadini hanno già manifestato il proposito di installare a loro volta nuovi impianti.
Avete organizzato degli incontri pubblici, anche virtuali?
Il lockdown non ha aiutato per niente, e neppure la tecnologia. Oltre a pubblicare la Manifestazione sul sito, sono andato personalmente di casa in casa per spiegare il progetto e raccogliere le adesioni. È già difficilissimo fare i Consigli Comunali online. A prescindere dalle competenze specifiche dei cittadini, infatti, abbiamo anche problemi di connessione. La fibra, che doveva arrivare a dicembre, è di là da venire. È nevicato e ci sono stati i blackout elettrici. Si parla tanto di digitalizzazione delle aree interne, ma è un processo davvero troppo lento.
Come saranno ripartiti gli incentivi del GSE?
Abbiamo già acquistato gli smart meters, in consegna nei prossimi giorni, ed eseguito con un nostro elettricista di fiducia i sopralluoghi presso tutti i POD della CER, per valutarne il posizionamento e l’installazione. Entro fine anno tutti i misuratori saranno installati. In parallelo ai calcoli dell’energia condivisa che fornirà il GSE, stiamo tuttavia valutando l’utilizzo di piattaforme di gestione e analisi dei flussi energetici di produzione e consumo. Ma nulla è semplice, perché anche in questo caso avremo problemi nella trasmissione dati e dovremo usare delle SIM fin quando non arriverà la fibra.
A proposito di difficoltà, come avete fatto a censire i POD e le corrispondenti cabine di trasformazione?
In paese abbiamo ben 13 cabine. Sono stato molto fortunato perché grazie ad un amico che lavora per e-distribuzione, con il quale c’è un rapporto di reciproca collaborazione e disponibilità, ho potuto avere in poche ore le cabine corrispondenti ai POD che via via ho segnalato.
Progetti futuri?
Abbiamo in progetto un ulteriore impianto da 30 kWp per questa prima CER, che sarà installato sulla palestra della scuola. Considerata la volontà di altri cittadini di aderire, entro la prossima primavera vedranno la luce altre due CER, di cui stiamo già pianificando le modalità operative e pianificando l’installazione dei nuovi impianti.
Come pensate di gestire tutte queste comunità energetiche?
Il passo più importante e forse leggermente più complicato dal punto di vista fiscale e amministrativo, per una PA in particolare, sarà la costituzione di una Comunità Energetica del Territorio “CET”. Pensiamo a un’entità che opererà in partnership con soggetti specializzati per gestire le CER che nasceranno nei prossimi mesi sia nel Comune di Magliano Alpi sia in altri Comuni. Certo, per la nostra piccola realtà di provincia è una grande scommessa, ma ci stiamo credendo dedicando molte energie perché questo progetto porti alla nostra comunità vantaggi economici e ambientali.